Lettera ai giovani sulla sessualità (4) - Padre Andrea Gasparino - leggoerifletto

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Lettera ai giovani sulla sessualità (4) - Padre Andrea Gasparino



3 • EDUCARSI ALL'AMORE

Parlo di amicizie. Devi processare le tue amicizie con serenità e con garbo, ma devi farlo, perché l'amicizia deve farti crescere, non imprigionarti nella tua debolezza.

L'amicizia è uno dei doni più grandi che Dio fa all'uo­mo, è un dono delicato che esige cure e attenzioni. L'amicizia è un dono meraviglioso di Dio, per formarci all'amore.

L'amore! La parola umana più profanata, la più bella e la più maltrattata, la più semplice e la più fraintesa. L'amore è rispetto della persona, non scatenamento dei propri egoismi. Quando sentite la parola amore siete talmente abituati alla sua profanazione, che subito il pensiero vi porta a qualcosa di negativo.

Bisogna assolutamente verificare le nostre idee sull'amore. Tutti! perché tutti nasciamo per amare.

Quand'è che un ragazzo ama una ragazza?

Quando cerca il suo bene, il suo vero bene. Il suo vero bene però non sta in quel che piace a te, sta in quel che piace a Dio:

• sei fragile? Devi diventare forte, e io ti devo aiutare;

• hai un bisogno reale? Io ti aiuto a colmarlo, ma non approfitto di te per i miei egoismi;

• sei bella? Ma prima di scegliere la tua bellezza scelgo la tua persona, scelgo i valori profondi che ci sono in te.

L'attrazione fisica non è la profondità dell'amore, è un coefficiente abbastanza secondario dell'amore. Quando avrai scelto la compagna della tua vita, se l'hai scelta nell'amore vero, tu le sarai legato anche quando la sua bellezza sparirà.

Tu hai scelto la sua persona, non la sua giovinezza, non la sua bellezza, non il suo fascino, anche se tutti questi elementi hanno avuto il loro ruolo per la tua scelta.

E la prova qual è, se hai scelto la persona più che le sue qualità esteriori? La prova è che sei pronto a qualunque sacrificio per lei. L'amore è donarsi nella gioia, ma anche nel sacrificio. Finché non sei pronto al sacrificio dei tuoi gusti, il tuo non è amore autentico.
Quando vedo che certi ragazzi vanno al matrimonio con una spensieratezza completa, come se andassero a uno spettacolo rock, mi gela il sangue nelle vene, perché mi domando: quanto tempo starà in piedi quel matrimonio? Cosa ne sarà dei loro bambini se ne avranno?
Sì, perché troppi ragazzi vanno al matrimonio senza essere capaci di amare, senza aver capito che amare è donarsi fino al sacrificio.

Nessuno ha detto loro che amare è:

- sacrificarsi, rinnegarsi, rispettare i gusti dell'altro,
- tacere quando si ha una voglia matta di parlare,
- rinunciare a tutti i propri capricci,
- saper rispondere a tutti i bisogni,
-saper indovinare i desideri,
- cercare in ogni momento il vero bene dell'altro ri­nunciando al proprio tornaconto e alle proprie scelte,
- sapersi donare, cambiare la tua esistenza in dono! E questo non per un giorno, ma per la vita intera.

Ecco, tutto questo è amare.

La formazione del carattere

Così, l'amore esige prima del matrimonio una revisione seria, un'adeguata formazione del carattere. Chi va al matrimonio senza aver formato il carattere è un poveretto, come chi si sposa e non ha nemmeno la casa.
Se il tuo carattere si accende come un fiammifero alla prima contraddizione, come farai a reggere quando nasceranno i contrasti profondi tra te e lei?
Anche la formazione del carattere è amore: devi limarlo in modo da saper convivere e rispettare le angolature degli altri.
Se il tuo carattere è sempre in frizione, il tuo matrimonio starà poco ad andarsene a gambe levate.
E la formazione all'amore, non sognare di farla sei mesi prima del tuo matrimonio: la devi iniziare al più presto, subito.
Comincia ad amare in casa, ma seriamente. Comincia a sacrificarti in casa, seriamente, e senza crederti un eroe.
La tua casa è un'ottima palestra per addestrarti ad amare, e per limare il tuo carattere. Più presto cominci, migliore sarà il tuo matrimonio.


(Padre Andrea Gasparino)


 
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