La Statua di Nostra Signora di Bonaria - leggoerifletto

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La Statua di Nostra Signora di Bonaria


La statua, ricavata da un unico tronco di carrubo, è alta m. 1,56 e poggia su un piedestallo decorato con fregi dorati di stile gotico. La Madonna, dal volto molto delicato, ha una tunica rosso e oro e una ricca cintura, ed è coperta da un mantello azzurro e oro, ha la testa scoperta e i capelli che le cadono dolcemente sulle spalle, ed attualmente è collocata proprio sopra l'altare maggiore del Santuario.
Circa la sua provenienza, nonostante le ricerche, non si è mai saputo nulla.
L'unico indizio era il piccolo stemma dell'Ordine della Mercede (nato in Spagna, su ispirazione della Vergine, per la redenzione degli schiavi, quasi un secolo prima) dipinto sulla cassa.
Ma, una volta approdato in Sardegna, il bel simulacro doveva essere adeguatamente ospitato e ci si chiese dove esso meritasse di essere collocato: era un dono del cielo che si era fatto precedere da quei fatti inspiegabili e si pensò di portarlo nella Cattedrale, chiesa madre della città; i frati si opposero, sostenuti da tutta la popolazione e portarono la statua nel convento.
Si pensò di collocarla in una cappella laterale, poiché l'altare maggiore era già occupato da un'altra prodigiosa statua, La Madonna del Miracolo (il titolo di Madonna del Miracolo ha origine in seguito ad un fatto accaduto qualche tempo prima: un soldato, accanito giocatore di carte, stava perdendo ogni suo avere. A un certo punto, disperato, entrò in chiesa e pregò la Vergine di concedergli la vittoria: se avesse vinto la metà l'avrebbe offerta alla Vergine, in caso contrario, sarebbe tornato in Chiesa e l'avrebbe pugnalata.
La notte non riuscì a dormire e il giorno dopo, dopo aver ancora una volta giocato a carte, perse ogni cosa. Allora infuriato torno in chiesa e trafisse con la spada la statua della Madonna. Dalla ferita sgorgò sangue e le tracce si possono ancora vedere. Accorsero i religiosi e lo sorpresero in preda alla disperazione. Fu arrestato e sparì dalla circolazione. Da allora, quell'immagine di Maria viene indicata come la Madonna del Miracolo).
La statua della Vergine fu dunque collocata in una cappella laterale, ma il mattino seguente, i religiosi videro che le due statue si erano scambiate di posto. La Madonna venuta dal mare era sull'Altare maggiore.
Pensarono che qualcuno avesse voluto onorare nascostamente durante la notte la nuova immagine miracolosa e rimisero le statue al loro posto. Il mattino seguente verificarono lo stesso spostamento.
La terza notte decisero di vegliare per impedire che qualcuno effettuasse quello spostamento, ma, senza che riuscissero a rendersene conto, la Madonna venuta dal mare si spostò ancora una volta sull'altare maggiore.
Era chiaro che la nuova venuta voleva essere onorata come regina del Santuario; perciò i religiosi la lasciarono nel posto che Essa stessa si era scelta; e da allora viene venerata come Nostra Signora di Bonaria, proclamata nel 1908 da San Pio X Patrona massima della Sardegna.
E' in questo santuario, affiancato dalla grandiosa basilica costruita all'inizio del secolo scorso e recentemente restaurata, che Papa Paolo VI il 24 aprile del 1970 ha detto che "non si può essere cristiani senza essere mariani".
E Giovanni Paolo II il 20 ottobre 1985 ha detto tra l'altro, una frase,che è sempre attuale: "L'amarezza e il dolore di questi giorni non soffochino la pietà, non spengano la speranza".

Dalla Sardegna e dalla Spagna, il nome di Nostra Signora di Bonaria, balzò fino alle lontane terre d'America, precisamente in Argentina, dove troviamo Buenos Aires, città costruita appunto in onore della Protettrice della gente del mare, che, da quel lontano 1370, con sempre maggiore fiducia può seguire l'invito sempre efficace di un santo innamorato di Maria: "Respice Stellam: voca Mariam" (Guarda la Stella: supplica Maria).

nell'immagine a destra la Madonna del Miracolo, in quella a sinistra La Madonna di Nostra Signora di Bonaria e papa Benedetto XVI

 
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