Leggoerifletto

Pensieri d'amore e di misericordia. Preghiere, lettere e citazioni che siano di nutrimento per l'anima.

 

Aggiornamenti giornalieri su www.leggoerifletto.blogspot.com

Un distillato di notizie su www.buonenotizienews.blogspot.com

 

 

Parole buone

    

Bay Angelo

         

Cànopi Anna Maria

     

Comastri Angelo

     

De Mello Antony

          

Ferrero Bruno

        

Giovanni Paolo II

     

Giussani Luigi

      

Lasconi Tonino

       

Lubich Chiara

      

Mazzolari Primo

      

Newman Henry

                      

Preghiere per Maria

            

Preghiere per i sacerdoti

      

Sant’Agostino

                             

Teresa di Calcutta

                           

Tonino Bello

     

 

Home

Il Chiodo – don Bruno Ferrero

Un mercante aveva concluso ottimi affari alla fiera: aveva venduto tutta la merce e la sua borsa era gonfia di pezzi d’oro e d’argento.
Per prudenza voleva rientrare a casa prima del cadere della notte e decise perciò di mettersi sollecitamente in marcia. Assicurò saldamente la sua borsa alla sella del suo cavallo e poi lo spronò, partendo al galoppo.
Verso mezzogiorno fece tappa in una città. Il palafreniere che aveva accudito il suo cavallo, tendendogli le redini, gli fece notare un particolare:
“Signore, al cavallo manca un chiodo al ferro della zampa posteriore sinistra!”.
“Lascia perdere – sbottò il mercante – per le sei leghe soltanto che mi restano da fare, il ferro terrà benissimo. Ho fretta”.
A metà pomeriggio, il mercante sostò a una locanda e fece dare una razione d’avena alla sua cavalcatura. Il valletto che badava alla stalla venne a dirgli:
“Signore, manca un ferro alla zampa posteriore sinistra del vostro cavallo. Se volete, provvedo a ferrarlo”.
“Ma no – disse il mercante – ho molta fretta e la bestia sopporterà bene le due leghe che mi restano da fare”.
Risalì in sella e continuò la strada, ma poco dopo il cavallo cominciò a zoppicare. Non zoppicò a lungo prima di incominciare a vacillare. Non vacillò a lungo prima di cadere e spezzarsi una zampa. Così il mercante fu costretto ad abbandonarlo. Si caricò la borsa sulle spalle, fu sorpreso dalla notte quando la strada si inoltrava in un bosco pericoloso, due malandrini lo derubarono di tutto e arrivò a casa il mattino dopo, pesto e arrabbiato.
“E tutto per colpa di un maledetto chiodo!”, concluse.

Le catene non tengono unito un matrimonio.
Sono i fili, centinaia di piccoli fili, a cucire insieme i coniugi nel corso degli anni. Tanti piccoli fili “da niente”. Ma noi abbiamo sempre fretta e spesso ne spezziamo qualcuno.
Finché ci sorprende il disastro.

 

(don Bruno Ferrero)

Fonte: "Parole d'amore" a cura di Gianfranco Venturi e Marino Gobbin, Ed. Elledicì

Il chiodo.jpg

Il chiodo che sporge va preso a martellate. (proverbio cinese)

   

                                                                                                                                               

 

 

 

 

 

 

Copyright 2010 © Leggoerifletto by Stefania Paraluppi.All rights reserved.

 

Utenti online